sul successo di questo blog e su The Double Nickels on the Dime

febbraio 24, 2006

Corona

The people will survive
In their environment
The dirt, scarcity, and emptiness
Of our South
The injustices of our greed
The practices we merit
The dirt, scarcity and emptiness
Of our South
There on the beach
I could see it in her eyes
I only had a Corona
Five cents deposit

(Minutemen, The Double Nickels on the Dime)

Questo disco dei Minutemen, un album classe 1984 come Zen Arcade e della stessa casa discografica, è davvero speciale. 43 canzoni, rapidissime cortissime e folli: dei Red Hot sotto acido ed un po’ incazzati politicamente. Ve lo consiglio vivamente…. se amate il punk, il funk, il jazz e quant’altro gira attorno a ‘sti riff epilettici e ste linee di basso avvolgenti. Ma cambiamo argomento.

Ultimamente la landa non brilla tanto per commenti e visite, ma sarà colpa mia: serve fare una rivoluzione di stile. Intanto basta con i post lunghi, non bisogna superare la mezza paginetta. Poi basta esperimenti narrativi e robaccia del genere….. basta parlare di argomenti troppo seri cercando un po’ di rigore: il lettore  vuole essere rassicurato che arriverà alla fine della lettura senza ricevere troppi scossoni. E poi basta con l’open source, chi se ne frega di ‘ste cose coi nomi strani? Quanto vale il buon vecchio Winzozz XP, non vale un sistema che di buono a solo il fatto di esser libero e gratuito. E finiamola anche con questa timidezza blogghista…. il vero blogger fino va in giro per la blogosfera a lasciare commenti a destra e manca per il solo fatto che così qualcuno ti verra a leggere: c’è tutta un’arte del commentare i post altrui, senza dar a vedere che non li si è letti.
Ecco, e poi serve parlare di politica in maniera "leggera"… criticare a destra ed a manca, ma senza cercare di dire cose un po’ profonde: la gente odia chi si spreme troppo le meningi, la politica deve restare il luogo comune per eccellenza, nel senso più deteriore del termine.
O cacchio!!! Dicendo "deteriore" ho forse svelato che vi stavo prendendo per il culo?
Va boh, in questo momento di crisi commentarizia, lasciate sfogare un po’ la mia peculiare bloggosità; e lasciatemi ringraziare chi comunque si fa sempre presente…
Rispetto al commento di Burning Mirrors (eh eh, contenta di essere messa in mezzo, vecchia mia?), volevo solo dire che Sartriano c’é poco nel racconto del post Sogni dal parco, nonstante la continua citazione de La Nausea.
Spero di continuare a lungo con post lunghi, tentativi poetici e prosaioli, discorsi sull’open source, evitando, per quanto mi è possibile, di scadere in luoghi comuni e nella facilità….. Di blog facili ce n’è tanti e per fare blog facili bene ci vuole un’arte che mi manca….. preferisco restar me stesso, digraziatamente intellettualoide, disgraziatamente e radicalmente di sinistra, disgraziatamente fissato sui discorsi e disgraziatamente legato ad alcune questioni….

E lasciatemi fare un applauso ai Minutemen (Jesus and Tequila, che titolo ragazzi!! Ma a voi la canzone Doctor Wu, non vi sembra già sentita?).

Potrete mai perdonare questa mia testardaggine?

2 Risposte to “sul successo di questo blog e su The Double Nickels on the Dime”

  1. attento dove ti vai ad infilare. non credo che in un mondo dispersivo ed etereogeno, come i milioni di blog su internet, potrai trovare risposte adeguate o discussioni sensate ai tuoi approfondimenti. credo internet sia tutto e niente alla fine, se cerchi qualcosa del genere devi restringere il campo (poi confido poco nella rete a priori)altrimenti sarà sempre e solo genericità e “toccata e fuga”. credo pochi vogliano addentrarsi in qualcosa di impegnativo. per quanto mi riguarda, te l ho gia detto, sei una fonte di spunti inesauribile, ma forse non quello che tu ti aspetti da un blog. pensaci…forse non è il mezzo piu adatto a ripondere alla tua aspettativa. un bacio

  2. eh, eh

    ma il mio era uno sfogo-provocazione.. scrivo perché mi piace e perché mi legge qualche amico, fra cui tu.
    hai ragione che tra me e il mondo del web, il fast food dello scrivere, c’è un bel po’ di distanza….
    ma cacchio questo modo di pensare è un po’ troppo intellettualoide e montato…. ogni tanto serve rimettersi in discussione, perché chi l’ha detto che una mia pippa mentale valga davvero di più di un hamburger?
    E dal blog non ho nessun’altra aspettativa che quella di imparare meglio a scrivere e conoscere, se capita, gente interessante (tipo una ragazza che sta a milano).
    Un bacio

Lascia un commento